Nell’ambito del commercio di beni mobili usati, di oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione è stato introdotto uno speciale regime applicativo denominato “regime del margine”, la cui materia è stata disciplinata con gli articoli da 36 a 40 del D.L. 23 febbraio 1995, n. 41, convertito dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, che hanno recepito la Direttiva 1994/5/CE approvata dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea il 14 febbraio 1994.L’obiettivo della direttiva comunitaria è quello di evitare fenomeni di doppia imposizione connessi al commercio dei beni usati, usciti dal circuito commerciale, ceduti ad un soggetto passivo d’imposta per la successiva rivendita, con conseguente ulteriore imposizione ai fini IVA.Per attenuare l’effetto cumulativo della nuova imposizione, è stato introdotto un correttivo consistente nel commisurare l’imposta non all’intero prezzo di vendita del bene usato, ma piuttosto al solo margine lordo del venditore, costituito dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto aumentato delle spese di riparazione e di quelle accessorie.Il regime del margine, che costituisce il metodo di ordinaria operatività per il commercio di beni mobili usati, consiste nella detrazione “base da base”, anziché nella detrazione imposta da imposta prevista dall’art. 19 D.P.R. 633/1972, che comporta la necessità di commisurare l’imposta alla differenza tra ricavi e costi.