La geolocalizzazione del lavoratore si ritiene per grandi linee non consentita se l’obiettivo finale è il mero controllo del lavoratore.
Ma se l’azienda installa delle app sugli smartphone in dotazione degli autisti (corrieri o riders) sia per la gestione del lavoro che per tutelare il dipendente da malori o emergenze per strada? A tale questione risponde l’INL con una nota chiarendo entro quali limiti e con quali accortezze il datore di lavoro può avvalersi del GPS per conoscere la localizzazione del lavoratore.

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